Riprogrammare lo spazio, in equilibrio tra tecnologia e sostenibilità

Master IT Academy

Riprogrammare lo spazio, in equilibrio tra tecnologia e sostenibilità

Design | DID Studio

Il progetto di riqualificazione della sede di un’azienda specializzata nello sviluppo IT nasce dall’esigenza di trasformare un ambiente esistente in uno spazio funzionale, flessibile e tecnologicamente avanzato, capace di adattarsi alle nuove esigenze del lavoro e della formazione. L’azienda si distingue infatti per il suo impegno nella crescita professionale, offrendo percorsi di aggiornamento per specialisti del settore e promuovendo una cultura digitale in continua evoluzione.
L’intervento si misura principalmente con la riconversione degli spazi, precedentemente residenziali, in un ambiente polifunzionale e dinamico, capace di adattarsi a configurazioni diverse e in grado di ospitare sia momenti formativi che eventi aziendali.
Senza alterare l’involucro edilizio, il progetto non si limita ad una riqualificazione funzionale, ma ripensa la natura dello spazio lavorativo e formativo, rendendolo favorevole alla collaborazione, allo scambio e all’innovazione.

Nel rispetto dei valori aziendali, l’intervento si caratterizza per efficienza e ridotto impatto ambientale: illuminazione, materiali e modularità costruiscono un’ambiente in costante trasformazione, capace di accogliere, proteggere e favorire la concentrazione, senza rinunciare a un’estetica essenziale e contemporanea. La nuova configurazione interna è studiata per garantire adattabilità e continuità visiva, con una sequenza di ambienti fluidi, capaci di adeguarsi alle diverse configurazioni d’uso.
La sala corsi è concepita come uno spazio permeabile, definito da paraventi realizzati mediante l’accostamento di tubi di carta riciclata, residui dell’industria cartaria.
Seguendo un disegno organico, questa struttura temporanea e facilmente smontabile assolve a una duplice funzione: migliorare il comfort acustico e introdurre un linguaggio architettonico ispirato alla leggerezza e alla duttilità delle costruzioni giapponesi.

Il pavimento in PVC non incollato, oltre a garantire un’elevato assorbimento acustico, risponde all’esigenza di un’eventuale reversibilità dello spazio, in un dialogo costante tra permanenza e trasformazione.

Gli arredi, selezionati per garantire la massima versatilità, permettono di riconfigurare rapidamente lo spazio, passando da un assetto didattico a una configurazione dedicata agli eventi aziendali.
Preservando l’impianto originario, la cucina preesistente viene schermata, garantendo funzionalità senza perdere continuità visiva, mentre l’area esterna viene reinterpretata come un piccolo spazio per eventi all’aperto, progettato per momenti conviviali e pause di lavoro.
I lucernari esistenti, in precedenza inutilizzati, vengono trasformati in lanterne luminose, dispositivi di luce diffusa che ridefiniscono la percezione dello spazio e introducono un ritmo visivo verticale. Le superfici d’appoggio integrate e retroilluminate amplificano questa sensazione di leggerezza, in un gioco di pieni e vuoti che valorizza la matericità delle finiture.

Il progetto si radica in una visione contemporanea dell’architettura d’interni, in cui flessibilità, responsabilità ambientale ed innovazione si intrecciano per generare un ambiente capace di rispondere a molteplici esigenze.

Photo credits | Luca Girardini